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ACQUE POVERE DI SODIO:
altro mito pubblicitario...
Negli ultimi anni l'industria
delle
acque
minerali, vendendo un prodotto su cui ben poco si può
giocare, ha avuto la brillante idea di cavalcare l'onda della
demonizzazione del sodio.Perchè
il sodio? Perchè in patologia il sodio è legato a
problemi come l'ipertensione e, di conseguenza, a problemi cardiaci. Il
sodio, infatti, agisce da "spugna"nei confronti dei liquidi,
trattenedoli ed aumentando il volume ematico e quindi anche la
pressione. Fin qui tutto ok. Il problema è : ammesso che ci
sia un problema di ritenzione collegato ad una patologia come
l'ipertensione, dove è meglio agire nel controllo
dell'introito di sodio? Sull'acqua o sull'alimentazione? Come al solito
bisogna quantificare per rendersi conto dello stato delle cose.
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Dunque l'acqua povera di sodio nel controllo del bilancio del sodio (ammesso che si abbia bisogno di ridurre il sodio nella propria alimentazione!) ha un ruolo insignificante. Beh, a questo punto uno potrebbe dire:"male non fa comunque...". La spontanea risposta sarebbe :"Ma se non fa nulla perchè devo pagare l'obolo pubblicitario per un'acqua che non ha nulla di più di una classica acqua?" ![]() Ma non è finita qui... Il sodio è una sostanza presente nei fluidi all'esterno delle cellule e il suo equilibrio con il potassio (presente all'interno delle cellule) garantisce il buon funzionamento del sistema. Se altero il sistema, metto a rischio la vita della cellula e si attivano immediatamente dei meccanismi "salvavita".Uno di questi è quello di aumenatre la produzione di urina, così il sodio extracellulare ritorna ai livelli di sicurezza. "Acqua che elimina l'acqua", dunque. Chi, nella pratica quotidiana, ha questo impellente bisogno di espellere liquidi? Be', magari chi ha uno scompenso cardiaco. Ma si tratta di gravi patologie. L'uomo comune, sano, deve idratarsi, non disidratarsi. Ma vediamo nel dettaglio cosa succede bevendo acque povere di sodio... • Si perde la sensazione della sete che è sodio-dipendente e quindi si riduce la possibilità di idratarsi • Aumenta la produzione di urina per ridurre la diluizione del sodio. Paradossalmente ci si disidrata pur bevendo parecchio • In condizioni di prolungato esercizio ad alta intensità in ambiente caldo associato a questa eccessiva diluizione di sodio ( per sudorazione ed assunzione di grandi quantitativi d'acqua pura o poverissima di sodio ) si può incorrere in una vera e propria "intossicazione d'acqua" chiamata iponatremia che si manifesta con giramenti di testa, cefalea, malessere, nausea, crampi, ma può anche sfociare in esiti fatali. Insomma,
per lo sportivo, bere le acque povere di
sodio corrisponde paradossalmente a...disidratatarsi!!!
![]() Lo
studio riporta quattro
gruppi di atleti che si sono idratati dopo un allenamento con acque
più o meno povere di sodio. Risultato: chi ha bevuto
un'acqua
molto povera di sodio (mmol/l ) ha trattenuto molti meno
liquidi
urinando più degli altri gruppi di atleti che hanno assunto
acque più ricche di sodio.
Tratto da: Mc Ardle, Katch&Katch, "Alimentazione nello sport ", Casa Editrice Ambrosiana 2001. Un altro mito pubblicitario da sfatare. Qualcuno dice che siccome la cellulite è legata ad una situazione di ritenzione idrica, bere un'acqua che aumenti la diuresi equivalga a debellare la cellulite. Il problema è che quei liquidi in più nell'ambiente extracellulare (è qui che ristagnano i fluidi) non sono legati ad iperidratazione, ma semplicemente ad uno spostamento di acqua dai capillari verso l'esterno. Acqua che non riesce ad essere recuperata dai capillari per un'alterata permeabilità legata a cause per lo più genetiche. Ecco che nella maggior parte dei casi di cellulite il problema è a monte, cioè è lo spostamento di fluidi per un cattivo funzionamento delle pareti dei capillari. E non un'eccesso di liquidi in assoluto. Anzi, la donna con cellulite potrebbe benissimo essere disidratata. Ma avere, come abbiamo detto, uno spostamento anomalo di acqua fuori dalle pareti dei piccoli vasi del microcircolo periferico. Poca acqua, ma distribuita male. Un’illusione cognitiva su cui qualcuno ha speculato. La verità è che la cellulite è un problema di fronte al quale le acque tanto reclamizzate sono assolutamente impotenti. |